Lettera aperta sulla Giustizia tributaria

            La Camera degli Avvocati Tributaristi del Veneto intende denunciare all’opinione pubblica, alle istituzioni nazionali ed europee, alle forze politiche, agli operatori del diritto ed alla comunità scientifica la grave e non più sostenibile situazione in cui versa la Giustizia Tributaria italiana:

1) il processo tributario è attualmente affidato ad un sistema che presenta gravi e insuperabili problemi strutturali, che impediscono la reale attuazione del diritto di difesa e dei principi del Giusto Processo, richiesti dai cittadini e sollecitati dall’Unione Europea;

2) il processo tributario è affidato a Giudici onorari che svolgono la funzione giudiziaria come attività secondaria, non a tempo pieno, con provenienza e preparazione tecnica disomogenea; a fronte di compensi simbolici, devono decidere cause complesse e spesso di valore elevatissimo dalle quali dipende la vita stessa dei cittadini e delle imprese;

3) è un processo che così strutturato non garantisce l’indipendenza e la terzietà dei Giudici: gli uffici giudiziari tributari sono alle dipendenze del Ministero dell’Economia e Finanze, ossia di fatto di una delle parti processuali, cui è affidata anche la retribuzione dei Giudici;

4) la Giustizia tributaria è amministrata con regole processuali semplificate. Queste regole rendono più veloci i giudizi, ma sono incompatibili con l’attuazione del diritto di difesa mancando ai contribuenti – ma anche ai Giudici – la possibilità di avvalersi delle prove in uso negli altri processi, tra le quali ad esempio la prova testimoniale;

5) è un processo sbilanciato a favore della parte pubblica, che può utilizzare prove privilegiate e formidabili presunzioni normative, in grado di sbaragliare qualsiasi difesa e di impedire anche al Giudice la ricostruzione della realtà: quindi è un processo che non si svolge alla pari, perché i contribuenti non hanno le stesse armi delle parti pubbliche;

6) è un processo “emarginato” che, pur con recenti e ancora sperimentali innovazioni informatiche, si svolge in strutture spesso inadeguate, difficili da raggiungere, con disfunzioni organizzative e carenze strumentali che, nonostante il lavoro degli uffici amministrativi e l’impegno di molti Giudici, arrecano danno all’immagine ed al prestigio della Giustizia;

7) è un processo che una volta giunto presso la Corte di Cassazione diventa di durata inaccettabile a causa della grave situazione della Corte, che riceve un numero di impugnazioni esorbitante da parte dei contribuenti e delle parti pubbliche, che non trovano soddisfacente risposta da parte dei giudici di merito alla domanda di Giustizia, costringendo i Supremi giudici a pronunciarsi con ritardo inaccettabile, che porta la durata media del processo tributario a quasi dieci anni;

8) per fronteggiare l’elevato numero di pendenze della Cassazione si è finora risposto con soluzioni che mortificano la domanda di Giustizia, quali ad esempio:

  • imposizione di drastici limiti alla possibilità di ricorrere;
  • formazione di una giurisprudenza che oppone incomprensibili formalismi;
  • creazione di strutture e riti sommari di smaltimento dei giudizi, con minori garanzie di approfondimento e di qualità delle sentenze;
  • eliminazione della pubblicità e della discussione delle udienze davanti alla Corte.

Si è in sostanza ridotto il diritto di difesa dei contribuenti;

9) in questa grave situazione della Giustizia tributaria si è recentemente appreso dell’istituzione presso la Corte di Cassazione di una struttura ausiliaria, costituita da appartenenti alla Guardia di Finanza, incaricata di organizzare i fascicoli processuali provenienti dai gradi tributari di merito e di avviarli alla decisione dei Giudici;

La Camera degli Avvocati Tributaristi del Veneto ha a cuore l’efficienza ed il buon funzionamento della Suprema Corte e, in sostanza, l’attuazione del Giusto Processo previsto dalla Carta costituzionale; ma non può esimersi dal denunciare l’evidente inopportunità di tale scelta organizzativa perché si affida in tal modo ad un organo ausiliario delle parti pubbliche nel giudizio tributario la gestione, catalogazione e calendarizzazione dei fascicoli processuali, con gravi ricadute su prestigio e terzietà del Giudice di legittimità.

 

10) anche da quest’ultima iniziativa organizzativa emerge come sia necessario, urgente e non più differibile recuperare i valori e la cultura del diritto e procedere ad una complessiva riforma del sistema giudiziario tributario, che finalmente garantisca l’effettività del Giusto processo in tutti i gradi del giudizio.

            La riforma non può essere ulteriormente rinviata: il rischio è la definitiva perdita di fiducia dei cittadini e delle imprese anche estere nel sistema tributario e giudiziario del nostro Paese e con essa la perdita di competitività ma anche di credibilità di tutte le istituzioni. È necessario e urgente che finalmente sia introdotto un processo tributario degno di un Paese civile ed europeo.

Il testo della Lettera aperta:  Mozione CATV 27-2-18

Il testo pubblicato a pag. 8 del Sole 24 ore del 27.2.2018:  Camera comunicato 27 febbraio 2018