Nuovi parametri forensi (d.m. 37/2018): l’avvocato TRIBUTARIO telematico ha diritto al maggior compenso?
Da un lato, le regole tecniche del processo tributario telematico impediscono nella redazione degli atti processuali l’adozione di “tecniche informatiche idonee ad agevolarne la consultazione o la fruizione e, in particolare, quando esse consentono … la navigazione all’interno dell’atto“.
Insomma, le regole tecniche del processo tributario telematico impediscono l’utilizzo di link ipertestuali, come confermato alla Camera del Veneto personalmente dal Direttore della Giustizia tributaria a margine del convegno di Sarmeola del 30 maggio 2018.
Dall’altro lato, peraltro, le tecniche imposte nel PTT
- impongono “la ricerca testuale all’interno dell’atto”
- e consentono “la ricerca testuale all’interno dei documenti allegati”.
Di seguito lo stralcio di un articolo sul sito di Cassa Forense.
Nuovi parametri forensi (d.m. 37/2018): l’avvocato telematico ha diritto al maggior compenso!
(…)
Infine, merita sicuramente una particolare menzione la novità del riconoscimento premiale all’avvocato che si avvale di tecniche e modalità informatiche tali da agevolare la consultazione degli atti depositati telematicamente. Il nuovo decreto, infatti, aggiunge il comma 1 bis all’art. 4 del D.M. 55/2014, il quale prescrive che “il compenso determinato tenuto conto dei parametri generali di cui al comma 1 è di regola ulteriormente aumentato del 30% quando gli atti depositati con modalità telematiche sono redatti con tecniche informatiche idonee ad agevolarne la consultazione o la fruizione e, in particolare, quando esse consentono la ricerca testuale all’interno dell’atto e dei documenti allegati, nonché la navigazione all’interno dell’atto”.
Consapevole dell’importanza della telematizzazione del processo, il legislatore vuole opportunamente promuovere gli operatori del diritto verso la predisposizione degli atti giudiziari mediante l’inserimento di espedienti utili (c.d. link ipertestuali) che ne consentano una più intuitiva e facile “navigabilità”. Tale innovazione rappresenta la risposta chiara e forte a chi ancora oggi presta il fianco alle obiezioni sull’utilizzo del PCT. Non c’è più spazio per gli atteggiamenti refrattari che siano da ostacolo all’avvento dell’informatizzazione della giustizia. I benefici sono sotto gli occhi di tutti e il primo a riconoscerli è proprio il legislatore con la pregevole decisione di premiare i professionisti più telematici. Alla faccia di coloro che ancora si ostinano a richiedere il deposito delle cd. copie di cortesia !!!
Avv. Roberto Di Francesco – Delegato Cassa Forense